Concorso – Casa Anziani, Melano

Situazione

L’area di concorso è situata a nord del nucleo di Melano, in contiguità con il sedime della ex filanda, su cui sorge il volume della filanda che delimita il nucleo. L’area è attualmente occupata da un posteggio e da un parco giochi ed è allineata alla vecchia strada cantonale, accesso storico al centro del paese. Una strada sale tra le due proprietà per servire la zona abitativa sopra il nucleo e definisce il terreno verso est. A nord invece un vecchio muro in pietra chiude il comparto. Le viste più pregiate sono verso est e nord, la montagna e i suoi boschi, e verso in nucleo a sud, mentre la visuale in direzione del lago è ostacolata dagli edifici a ovest.

 

Inserimento

La forma a L dello stabile della ex filanda, al di qua del riale Viganale, delimita i densi volumi del nucleo e forma un grande spazio aperto verso la zona di espansione abitativa a nord. Il progetto si inserisce in questo vuoto per definire lo spazio pubblico della strada e per completare la sequenza di edifici e piazze, di volumi costruiti e vuoti urbani. Il volume del nuovo edificio funge da finale di questa sequenza, che ha inizio con l’importante volume della Chiesa parrocchiale. L’edificio si allinea dunque sulla cantonale e il suo fronte esteso separa lo spazio pubblico della strada da quello dedicato alla casa anziani con i suoi giadini e orti. Esso va ad ancorarsi al pendìo con un braccio posto perpendicolarmente che forma così una T asimmetrica. Questa tipologia permette di ricavare degli spazi esterni differenziati e degli affacci est-ovest e nord-sud. Tre terrazzamenti lungo la via Carbonera ospitano inoltre il parco giochi e gli orti, da cui si accede direttamente dai rispettivi piani delle unità abitative di cura. Lungo il confine nord si crea un nuovo percorso pubblico dal quale si accede ai vari livelli dei terrazzamenti, si forma così un nuovo sistema di circolazione semi-pubblico tra gli orti, il parco giochi e i giardini del centro diurno e della casa anziani permettendo un’iterazione intergenerazionale e sociale tra residenti e cittadini.

 

Organizzazione degli spazi

La nuova casa per anziani ospita vari contenuti, un’autorimessa sia pubblica che al servizio dell’edificio, un centro di accoglienza diurna, una cucina per riscaldare i pasti provenienti da un’altra sede, uno spazio multiuso che vuole essere spazio d’incontro con il mondo esterno e due piani di unità abitative di cura. L’edifcio è organizzato in modo tale da definire chiaramente l’accesso principale, permettere la permeabilità tra spazio pubblico della strada e giardini della casa e raccogliere tutti i movimenti dei fornitori all’interno dell’autorimessa.

Due nuclei di scale e ascensori definiscono la zona dei servizi, la ricezione e la distribuzione dei percorsi a tutti i livelli. Al piano terra sono organizzati la sala multiuso con il bar e spazi coperti, il centro diurno, la cucina e gli spazi amministrativi con la zona di riposo del personale. Ai piani superiori, lungo il corridoio centrale, si articolano le camere e i soggiorni in una sequenza di spazi chiusi e aperti con vista verso l’esterno. I soggiorni per i pasti sono collocati centralmente, mentre gli angoli poltrone sono collocate alle estremità dei percorsi con vista sul nucleo di Melano, su Rovio o verso l’alpe di Melano.

Dai due livelli si accede direttamente agli orti collocati sui terrazzi.

I piani interrati ospitano l’autorimessa con 130 stalli per autovetture e 30 posteggi per moto e biciclette, come pure tutti i locali tecnici e di deposito. Anche gli spogliatoi sono organizzati al primo piano interrato, con accesso diretto dall’autorimessa, mentre gli spogliatoi della cucina si trovano al piano terra. I dipendenti e i fornitori hanno infatti un accesso diretto attraverso un’ascensore dedicato. I fornitori per la casa per anziani hanno accesso dall’autorimessa, l’ascensore collega direttamente l’area amministrativa del piano terra e i vari locali di servizio come la lavanderia

 

 

Collaboratrice: Melissa Cammarata

La forma a L dello stabile della ex filanda, al di qua del riale Viganale, delimita i densi volumi del nucleo e forma un grande spazio aperto verso la zona di espansione abitativa a nord. Il progetto si inserisce in questo vuoto per definire lo spazio pubblico della strada e per completare la sequenza di edifici e piazze, di volumi costruiti e vuoti urbani. Il volume del nuovo edificio funge da finale di questa sequenza, che ha inizio con l’importante volume della Chiesa parrocchiale. L’edificio si allinea dunque sulla cantonale e il suo fronte esteso separa lo spazio pubblico della strada da quello dedicato alla casa anziani con i suoi giadini e orti. Esso va ad ancorarsi al pendìo con un braccio posto perpendicolarmente che forma così una T asimmetrica. Questa tipologia permette di ricavare degli spazi esterni differenziati e degli affacci est-ovest e nord-sud.

La forma a L dello stabile della ex filanda, al di qua del riale Viganale, delimita i densi volumi del nucleo e forma un grande spazio aperto verso la zona di espansione abitativa a nord. Il progetto si inserisce in questo vuoto per definire lo spazio pubblico della strada e per completare la sequenza di edifici e piazze, di volumi costruiti e vuoti urbani. Il volume del nuovo edificio funge da finale di questa sequenza, che ha inizio con l’importante volume della Chiesa parrocchiale. L’edificio si allinea dunque sulla cantonale e il suo fronte esteso separa lo spazio pubblico della strada da quello dedicato alla casa anziani con i suoi giadini e orti. Esso va ad ancorarsi al pendìo con un braccio posto perpendicolarmente che forma così una T asimmetrica. Questa tipologia permette di ricavare degli spazi esterni differenziati e degli affacci est-ovest e nord-sud.

Descrizione completa

Planimetria 1-500

Pianta piani

Planimetria 1-500

Vista Ovest

Vista Sud

Sezione BB

Sezione CC

Vista Nord

Sezione AA

Foto modellino

Foto modellino2